
Telemaco Signorini. Riomaggiore.
Olio su cartone, 1885 circa. Galleria d'arte moderna, Palazzo Pitti, Firenze.
Signorini era innamorato delle Cinque Terre e in particolare di Riomaggiore. Appena poteva si rifugiava tra questi borghi per trovare ispirazione e spunti per una nuova luminosità e ricerca cromatica.
Riomaggiore la scoprì quasi per caso, nel 1860. Il paese era particolarmente isolato. Si racconta che l’artista vi arrivò attraverso i monti e non fu accolto troppo bene, anzi la gente del luogo si rintanò nelle case e quasi scomparve. Ma lui non si perse d’animo e cominciò egualmente a dipingere il borgo e le sue donne, attratto dell'estetica pittoresca di quei luoghi.
Qualche anno dopo si stabilì in una casa situata nei pressi della chiesa di San Giovanni, con una terrazzina affacciata sul borgo e sul mare. Su quella terrazza l'artista fiorentino dipinse diversi quadri. Del borgo poi illustrò ogni angolo.